Id Provider: 150
Evento n° 439685
Data inizio: 31/01/2025
Data fine: 31/12/2025
Crediti assegnati: 4
Corso gratuito
Corso FAD BCARE - Breast Cancer mAnagement through genomic Risk assEssment. Il carcinoma della mammella
è il tumore più frequentemente diagnosticato nelle donne in Italia e nel 2023 sono state stimate circa 55.900
nuove diagnosi. I principali fattori di rischio sono rappresentati da: età, fattori riproduttivi, fattori ormonali, fattori
dietetici e metabolici, stile di vita, pregressa radioterapia a livello toracico, precedenti displasie o neoplasie
mammarie, familiarità ed ereditarietà.
Grazie allo screening e alla maggior consapevolezza delle donne, la maggior parte dei tumori maligni mammari è
diagnosticata in fase iniziale quando il trattamento chirurgico può essere più spesso conservativo e la terapia
adottata più efficace, permettendo di ottenere sopravvivenze a 5 anni molto elevate. Il trattamento locoregionale standard delle forme iniziali è costituito dalla chirurgia conservativa associata a radioterapia o dalla
mastectomia. Dopo la chirurgia, viene generalmente proposto un trattamento sistemico adiuvante
(ormonoterapia, poli-chemioterapia, terapia a bersaglio molecolare), il cui ruolo è ampiamente consolidato in
funzione della significativa riduzione del rischio di recidiva e viene preso in considerazione valutando nella singola paziente il rischio di ripresa della malattia in base allo stadio, alle caratteristiche biologiche del tumore e valutando
l’entità del beneficio prevedibile rispetto alle eventuali tossicità della terapia, alle preferenze della paziente, alla
presenza di eventuali comorbidità e all’aspettativa di vita.
Nelle pazienti con carcinoma mammario a recettori ormonali positivi/HER2-negativo sono oggi prescrivibili in
regime di rimborsabilità da parte del SSN classificatori prognostici, i quali sono indicati in pazienti a rischio
intermedio di recidiva, per le quali sia quindi necessaria un’ulteriore definizione della effettiva utilità dell’aggiunta
della chemioterapia adiuvante al trattamento endocrino.
I test genomici entrati in uso in Italia all’inizio degli anni 2000, sono stati sviluppati con lo scopo di contribuire,
assieme agli altri dati clinico-patologici, a supportare il team multidisciplinare nella scelta terapeutica
personalizzata e prevenire un sovratrattamento chemioterapico.
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